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Lunedì, 21 Ottobre 2019
Economia e mercati
Il partito democratico ha annunciato l'avvio della procedura di impeachment contro il presidente Donald Trump a seguito delle rivelazioni secondo cui lui avrebbe indotto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy a indagare sul figlio del suo avversario politico, il democratico Joe Biden. Il processo di impeachment è lungo e articolato. Secondo il nostro scenario di base c’è una probabilità dell'80% che Trump venga incriminato e poi assolto dal Senato, rimanendo così in carica per il resto del mandato. In uno scenario di intenso conflitto politico, potrebbe succedere che Washington non sia in grado di approvare misure legislative significative come la ratifica dell'accordo commerciale tra USA, Messico e Canada. Il sentiment potrebbe risentire del processo di impeachment, ma è improbabile che il processo di impeachment abbia un impatto significativo sull'economia statunitense.
Storicamente, il processo di impeachment non ha avuto effetti diretti sull'economia e un impatto solamente di breve durata sui mercati finanziari. Anche se i tassi d'interesse statunitensi potrebbero scendere per effetto di una fuga verso la qualità come reazione alle notizie legate al processo di impeachment, crediamo che questo fenomeno non sarà duraturo. Al di là dell’evoluzione del contesto politico a breve termine, il principale motore dei tassi di interesse sarà costituito dalle prospettive economiche e di inflazione, e di conseguenza dalla politica della Fed.
Per quanto riguarda le azioni statunitensi, non ravvediamo possibili conseguenze del potenziale impeachment del presidente Trump. I rischi maggiori derivano dal potenziale aumento di popolarità dei candidati presidenziali favorevoli a un aumento della regolamentazione e all'aumento della spesa pubblica finanziata tramite incrementi delle tasse. Il processo di impeachment potrebbe anche determinare l'incapacità dell'amministrazione Trump di raggiungere accordi commerciali con i partner economici. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di incertezza in un momento in cui il mercato sta già affrontando il ridimensionamento degli utili. Siamo difensivi sulle azioni statunitensi, e puntiamo soprattutto sulle società di qualità che vengono scambiate a valutazioni ragionevoli per tutelarci dai potenziali rischi di ribasso.
Le tensioni geopolitiche sono in aumento. I dati economici e d’inflazione costringono la FED a rimandare il taglio dei tassi di riferimento. In questo momento gli investitori faticano a trovare riparo dal temporale che si è abbattuto sui mercati finanziari. Ascolta l’aggiornamento del 22 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
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Negli ultimi tre mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto. Potrebbe trattarsi di semplici sobbalzi in un percorso calante dell’inflazione, oppure di una nuova e preoccupante tendenza al rialzo dei prezzi. Ascolta l’aggiornamento del 15 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.