Ad agosto le azioni statunitensi hanno toccato nuovi massimi. I mercati europei sono invece ritornati quasi ai livelli di marzo e si è osservata una compressione degli spread delle obbligazioni societarie. Il sentiment ha beneficiato delle aspettative delle spese per gli investimenti nell’intelligenza artificiale, dell’ottima stagione delle trimestrali statunitensi e dell'atteggiamento relativamente espansivo della Fed a Jackson Hole.  I mercati, come quello del lavoro, sembrano però ignorare i rischi relativi all’attività economica, le pressioni politiche sulla Fed, i deficit fiscali e i margini societari. 

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