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Ultime dai mercati | Aggiornamento del 20 marzo 2020
Venerdì, 20 Marzo 2020
Economia e mercati
Il massiccio programma di acquisti aggiuntivo di 750 miliardi di Euro annunciato dalla BCE ha contribuito ieri a stabilizzare i mercati obbligazionari dei Paesi periferici dell’Area Euro, con conseguenze positive anche sui mercati azionari. A fine giornata è stato il turno della Banca di Inghilterra di scendere di nuovo in campo nel tentativo di frenare la caduta della Sterlina inglese che ha raggiunto i minimi dal 1985 contro dollaro. La BOE, dopo poco più di una settimana dal primo taglio di 50 punti base dei tassi a 0,25%, ha annunciato un ulteriore taglio a 0,1% e contestualmente ha varato un piano di acquisto di 200 miliardi di sterline di obbligazioni, pari al 9% del PIL del Regno Unito.
Ieri le borse europee , aiutate dall’effetto annuncio del piano straordinario della BCE, sono riuscite a chiudere la giornata in positivo. La spinta è arrivata dal restringimento degli spread periferici, con quello italiano, il più colpito data la drammatica situazione dei contagi, che è riuscito a chiudere sotto i 200 punti base con la Germania, in discesa di oltre 60 punti base. Anche gli Stati Uniti, dopo una giornata ancora caratterizzata da elevata volatilità, sono riusciti a chiudere in territorio positivo benché marginale.
Altre news
Anche tra i lampi, è possibile intravedere qualche elemento di conforto
Le tensioni geopolitiche sono in aumento. I dati economici e d’inflazione costringono la FED a rimandare il taglio dei tassi di riferimento. In questo momento gli investitori faticano a trovare riparo dal temporale che si è abbattuto sui mercati finanziari. Ascolta l’aggiornamento del 22 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
Prosegue lo scenario di fine ciclo
L’atteggiamento positivo del mercato potrebbe sostenere ulteriormente il credito di qualità e alcuni mercati azionari. Nel complesso, una posizione ben diversificata che includa l’oro, potrebbe presentare delle opportunità.
L’obiettivo dell’inflazione al 2% della Fed sembra allontanarsi
Negli ultimi tre mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto. Potrebbe trattarsi di semplici sobbalzi in un percorso calante dell’inflazione, oppure di una nuova e preoccupante tendenza al rialzo dei prezzi. Ascolta l’aggiornamento del 15 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.