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Giovedì, 04 Giugno 2020
Economia e mercati
Le banche centrali sono per natura più flessibili dei governi e sono state più proattive in questa crisi, reintroducendo programmi di acquisto di attivi su larga scala finanziati dalla creazione di denaro (politiche di Quantitative Easing o QE). Con la pandemia, in pochi mesi si è verificato un cambiamento notevole nella politica economica: le politiche fiscali e monetarie sono diventate interconnesse, in modo probabilmente non reversibile. Mentre i governi sono diventati acquirenti di ultima istanza, le banche centrali stanno svolgendo il loro ruolo di prestatori di ultima istanza. Fino a che punto possono arrivare? Riteniamo che le banche centrali siano ancora ben lungi dall'essere prive di munizioni. La repressione finanziaria e il predominio fiscale sono qui per restare. Le banche centrali manterranno bassi i rendimenti obbligazionari per un lungo periodo di tempo al fine di alleviare il peso del debito per gli agenti economici più indebitati.
Le tensioni geopolitiche sono in aumento. I dati economici e d’inflazione costringono la FED a rimandare il taglio dei tassi di riferimento. In questo momento gli investitori faticano a trovare riparo dal temporale che si è abbattuto sui mercati finanziari. Ascolta l’aggiornamento del 22 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
Verso un riordino delle asset class.Nei prossimi dieci anni le diverse asset class avranno, a nostro parere, un appeal diverso. Le obbligazioni rappresentano un’ancora per gli investitori e anche i bond dei paesi emergenti ritorneranno a essere appetibili. Scopri di più
Negli ultimi tre mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto. Potrebbe trattarsi di semplici sobbalzi in un percorso calante dell’inflazione, oppure di una nuova e preoccupante tendenza al rialzo dei prezzi. Ascolta l’aggiornamento del 15 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.