Meeting BCE: adesso la politica fiscale deve fare la sua parte

Venerdì, 13 Marzo 2020

Economia e mercati

Nella riunione del 12 marzo, la BCE ha deluso le aspettative del mercato non tagliando i tassi in risposta alla diffusione del coronavirus. Ha disposto un ulteriore allentamento monetario non convenzionale attraverso un incremento temporaneo del programma di Quantitative Easing, che vedrà una serie di ulteriori acquisti netti di di attività per 120 miliardi di euro, ammontare da utilizzare entro la fine dell’anno. Tali acquisti saranno principalmente indirizzati verso il settore privato. Inoltre, saranno condotte, temporaneamente, operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (LTRO) per fornire un supporto immediato al sistema finanziario dell'Eurozona, mentre la BCE, in materia di supervisione bancaria, fornirà temporaneamente allentamenti nei vincoli di  capitale e nei vincoli operativi in risposta allo scoppio del coronavirus. Infine, la BCE sostiene la decisione dell’Autorità Bancaria Europea di rinviare lo stress test del 2020 in modo che le banche possano concentrarsi sulla propria attività. È importante sottolineare che Lagarde ha chiesto fortemente una "politica fiscale ambiziosa e coordinata", poiché la risposta alla crisi indotta dal coronavirus dovrebbe essere innanzitutto fiscale. In effetti, i paesi europei stanno annunciando importanti piani di stimolo che faranno guadagnare tempo mentre si cerca di contenere l'epidemia. In un secondo momento - una volta contenuta l'epidemia - sarebbero necessarie misure per stimolare la domanda aggregata per garantire un significativo rimbalzo della crescita.

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