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Ultime dai mercati | Aggiornamento del 3 giugno 2020
Mercoledì, 03 Giugno 2020
Economia e mercati
In una giornata avara di notizie macroeconomiche, gli investitori hanno mantenuto forti aspettative che, nella riunione del 4 giugno, la BCE interverrà ulteriormente a sostegno dell’economia dell’Eurozona. In particolare, le attese sono per un rafforzamento del PEPP (Pandemic European Purchase Program).
Prosegue il recupero del mercato del petrolio su aspettative degli operatori che i produttori del cartello Opec+ stiano trovando un accordo per estendere temporalmente i tagli alla produzione nonché su segnali che l’offerta sta effettivamente contraendosi anche negli Stati Uniti.
Le borse mondiali hanno mantenuto anche ieri l’intonazione positiva guidate dal clima favorevole generato dalla progressiva riapertura delle economie. Gli indici europei, in particolare, sono stati sospinti dalle aspettative di nuovi interventi espansivi della BCE e dalla notizia che il governo guidato da Angela Merkel è pronto a varare un secondo, ingente piano di stimoli fiscali (pari a 100 miliardi di Euro).
Altre news
Prosegue lo scenario di fine ciclo
L’atteggiamento positivo del mercato potrebbe sostenere ulteriormente il credito di qualità e alcuni mercati azionari. Nel complesso, una posizione ben diversificata che includa l’oro, potrebbe presentare delle opportunità.
L’obiettivo dell’inflazione al 2% della Fed sembra allontanarsi
Negli ultimi tre mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto. Potrebbe trattarsi di semplici sobbalzi in un percorso calante dell’inflazione, oppure di una nuova e preoccupante tendenza al rialzo dei prezzi. Ascolta l’aggiornamento del 15 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
Le prospettiva per i mercati azionari e obbligazionari rimangono positive
La settimana scorsa i mercati, dopo aver archiviato il primo trimestre con un rally esteso a molte delle asset class, sono stati sorpresi dai commenti di alcuni funzionari della banca centrale americana che rimane molto dipendente dai singoli dati e non ancora in grado di fornire una chiara strategia di politica monetaria per i prossimi mesi.