Sfida Fame Zero

Martedì, 31 Luglio 2018

Economia e mercati

L'agricoltura cambia, anzi: deve cambiare. Lo impongono gli ambiziosi obiettivi delle Nazioni Unite che puntano allo Zero Hunger, cioè “zero fame”, nel 2030. La sfida è epocale: nessuna persona sulla faccia della Terra deve più essere malnutrita o, peggio, morire per mancanza di cibo. Ci si può riuscire? Si, ma solo con lo sviluppo delle tecniche di produzione agricola: bisognerà coltivare più cibo per sfamare una popolazione in crescita, senza intaccare i delicati equilibri ambientali.

Il cammino non è facile. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Fao, l'agenzia Onu dedicata all'agricoltura, sono 815 milioni le persone che nel 2016 risultavano essere malnutrite, in crescita rispetto ai 777 milioni del 2015, ma in calo rispetto al 2000 quando i malnutriti erano oltre 900 milioni in tutto il mondo.

Anche i bambini non sfuggono al dramma della fame: sono 155 milioni quelli fino a 5 anni che hanno problemi di crescita a causa della scarsità di cibo. In America Latina e Caraibi sono l’11% del totale, in Asia il 23,9% e in Africa il 31,2%.

Cambiare i processi produttivi può aiutare a sconfiggere per sempre la fame nel mondo: bisogna produrre di più e offrire cibo nutriente a prezzi inferiori. I terreni presto saranno chiamati a un super lavoro e dovranno sfornare maggiori quantità di cibo. Un aiuto arriverà dalla scienza e dalla tecnologia che già possono migliorare le performance dei campi.

Per l'Agenzia spaziale europea, che sfrutta i satelliti per monitorare la produzione dei campi, il food & agritech è un'industria che vale 5 trilioni di euro a livello globale. Startup innovative e colossi mondiali ora si muovono in questa direzione, per migliorare il raccolto e ridurre i consumi di acqua e fertilizzanti. Nel 2017, ha calcolato Ag Funder, sono stati investiti in agri-food tech 10,1 miliardi di dollari: +29% rispetto all'anno precedente. A scommettere sul settore sono stati nel mondo 1487 investitori che hanno chiuso 994 deal. Il più importante da 1 miliardo di dollari.

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