L'economia circolare porterà a un futuro più sostenibile?

Lunedì, 28 Novembre 2022

Investimenti Tematici

 

Quasi tutte le industrie producono i beni di cui abbiamo bisogno a partire dalle materie prime estratte direttamente dalla terra, ma il processo di produzione è molto costoso e ad alta intensità energetica, ed infatti emette CO2 e altri gas serra. E alla fine del ciclo di vita di un prodotto, di solito lo eliminiamo come fosse un rifiuto.

Per ridurre il volume di materie prime utilizzate durante la produzione, le aziende sono incoraggiate a partecipare alla transizione verso un'economia circolare. Si tratta di un modello di produzione e consumo più sostenibile che prevede la riparazione e il riciclo dei prodotti in modo che possano essere utilizzati più a lungo.

Riteniamo, inoltre, che se le aziende riducessero anche la loro dipendenza dai combustibili fossili per passare a fonti di energia rinnovabili - come l'eolico e il solare - l'impatto della produzione sull'ambiente potrebbe essere ulteriormente ridotto. Questo potrebbe aiutarci a raggiungere le emissioni zero entro il 2050.

Per ridurre la quantità di materie prime estratte e dei rifiuti che produciamo, le imprese sono incoraggiate a partecipare alla transizione verso un'economia circolare 

  

Come possiamo fare la differenza?

L'economia circolare si basa su principi secondi cui i prodotti vengono progettati e costruiti per essere riutilizzati, rinnovati, recuperati, riparati o migliorati, e quindi riciclati alla fine del loro ciclo di vita. Riprogettando le loro linee di produzione, le aziende dovrebbero essere in grado di ridurre la loro dipendenza dalle materie prime e i relativi costi di estrazione, guadagnando un vantaggio competitivo e contribuendo a una crescita sostenibile a lungo termine.

Ciò richiede un cambiamento di mentalità, in cui le aziende e i settori collaborano per trarre vantaggio da tutti i componenti del ciclo di produzione arrivando ad utilizzare i rifiuti di un settore come materia prima per un altro. Nel settore della ristorazione e dell'ospitalità, ad esempio, l'olio da cucina esausto non può essere riciclato nella catena alimentare umana o animale, per cui gran parte dei 250 milioni di litri prodotti ogni anno nel Regno Unito vengono buttati via. Tuttavia, l'olio di scarto può diventare uno dei pilastri di un'economia circolare perché può essere facilmente raffinato in biodiesel sostenibile. Ed il Regno Unito produce ogni anno una quantità di olio esausto sufficiente ad alimentare più di un quarto di milione di automobili1.

Grandi produttori come McDonald's inviano ora l’olio usato a società come Neste e Olleco, che lo trasformano in biodiesel di alta qualità. Il processo è quasi il 50% più economico rispetto alla produzione di biodiesel dalle colture e consente di ridurre dell'88% le emissioni di gas serra1. La trasformazione da prodotto di scarto a risorsa riutilizzabile va a vantaggio di tutti gli attori della catena del valore ed è molto meglio per l'ambiente.

Il miglior guadagno è il risparmio?

I rifiuti di plastica che ricoprono una spiaggia altrimenti incontaminata sono diventati un'immagine emblematica del XXI secolo. Già oggi, otto milioni di tonnellate di plastica entrano negli oceani ogni anno2 e si prevede che la quantità di rifiuti che generiamo raddoppierà entro la metà del secolo, quando gli scienziati ritengono che negli oceani ci sarà più plastica che pesci in termini di massa.

Il riciclo delle plastiche monouso, come quelle che contengono le bevande gassate, è finalmente diventato una priorità. Nel 2018, in Sud America, Coca-Cola ha introdotto una bottiglia universale riutilizzabile che i clienti possono restituire in negozio una volta vuota. Le bottiglie vengono poi raccolte, pulite e riempite nuovamente, riducendo i rifiuti di plastica dell'azienda del 90% e la produzione di gas a effetto serra del 47%3.

Concentrarsi sulle aziende che promuovono iniziative simili può essere uno dei modi migliori per combattere l'enorme aumento dei rifiuti inviati nelle discariche. Anche le organizzazioni che non hanno un programma di riciclo strutturato dovrebbero essere incoraggiate a fare di più, perché tutti noi possiamo fare la differenza per un futuro sostenibile.

Se le aziende riducessero anche la loro dipendenza dai combustibili fossili e ricavassero invece la loro energia da risorse rinnovabili come l'eolico e il solare, questo ridurrebbe il loro impatto sull'ambiente e potrebbe aiutarci a raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.

Il futuro è adesso

Secondo le stime del World Economic Forum, la realizzazione di soluzioni in linea con l’economia circolare, come l'utilizzo più efficiente delle risorse, potrebbe generare opportunità commerciali per un valore di 10.000 miliardi di dollari all'anno e creare quasi 400 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 20304. Se i governi agissero ora per introdurre una legislazione che aiuti a ridurre i rifiuti e ad aumentare la quantità di materiali riciclati e riutilizzati, tutti noi potremmo vedere i potenziali benefici finanziari e ambientali.
Attualmente, stiamo utilizzando le risorse naturali a livelli insostenibili ed emettendo gas a effetto serra che porteranno a un aumento delle temperature globali di oltre i 1,5°C previsti dall'Accordo di Parigi del 20155. Riutilizzando e riciclando i prodotti che produciamo, possiamo rallentare il ritmo di consumo delle risorse limitate. Questo dovrebbe aiutarci a contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità globale, oltre a darci maggiori possibilità di raggiungere l'obiettivo di emissioni nette zero e di salvaguardare il pianeta per le generazioni future.

Otto milioni di tonnellate di plastica entrano già negli oceani ogni anno e si prevede che la quantità di rifiuti che generiamo raddoppierà entro la metà del secolo

Fonti:

  1. https://www.olleco.co.uk/sustainability/used-cooking-oil-recycling
  2. https://www.nationalgeographic.com/environment/article/plastic-pollution
  3. https://ellenmacarthurfoundation.org/circular-examples/a-reusable-drinks-bottle-design-for-multiple-brands-universal-bottle
  4. https://www.weforum.org/reports/new-nature-economy-report-ii-the-future-of-nature-and-business
  5. https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/the-paris-agreement

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