Dalla crisi del Covid-19 al piano di ripresa Next Generation Eu

Venerdì, 22 Gennaio 2021

Economia e mercati

Non solo sanità ma anche ecologia e innovazione digitale

Un anno di contrasti: aumenta il divario sociale ma cresce il tasso di risparmio.

Secondo il Censis -l’istituto di ricerca socioeconomico italiano- la pandemia ha accentuato il divario sociale nel Paese tra le persone che hanno un lavoro “regolare” e quelle che lavorano nell'economia informale e che non possono contare sui programmi di sostegno alle famiglie (welfare).

Nel terzo trimestre del 2020, il numero dei disoccupati è salito di quasi 500.000 unità, perlopiù donne e giovani. L'incertezza rimane elevata anche tra le persone che possono contare su un posto di lavoro.

Il divario sociale è emerso in tutta la sua drammaticità soprattutto in due settori dell'economia italiana: l’istruzione e la sanità, con differenze marcate tra le diverse regioni.

I “ristori” distribuiti dal governo ai settori più colpiti - per un importo totale di 26 miliardi di euro - non sono bastati a mantenere lo standard di vita precedente, soprattutto tra i lavoratori autonomi.

Secondo i dati dell’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, il tasso di risparmio è schizzato alle stelle, raggiungendo il 20% nel secondo trimestre del 2020 e aumentando le disponibilità sui conti correnti. L'aspetto positivo è che buona parte di questi risparmi sarà disponibile per essere investita nell'economia reale.

Next Generation EU: l’Italia in testa tra i beneficiari

I leader dell’UE  hanno approvato un  fondo da 750 mld di euro a sostegno della ripresa economica dei Paesi membri colpiti dalla pandemia. Il fondo d’emergenza assegnerà 390 miliardi di euro in sovvenzioni e 360 miliardi di euro in prestiti a basso tasso d’interesse. L’Italia sarà tra i principali beneficiari del piano e riceverà 209 miliardi di euro tra prestiti e sovvenzioni.

Il 12 gennaio 2021, il governo italiano  ha approvato  la proposta da presentare alla Commissione, che illustra le priorità su come impiegare i fondi del pacchetto Next Generation EU. Il piano si focalizzerà su sei aree:

  • Digitalizzazione dell'economia, innovazione, competitività e cultura: di questo ambito fanno parte il turismo, le connessioni internet a banda larga e il 5G, con una focalizzazione sulle strutture sanitarie e sociali nel Mezzogiorno.
  • Transizione ecologica: l’area copre la transizione energetica, i trasporti pubblici locali sostenibili e il miglioramento dell'efficienza energetica e della riqualificazione degli edifici. 
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile: questa componente comprende i progetti di alta velocità di rete e di manutenzione stradale.
  • Istruzione e ricerca: il piano ha l’obiettivo di rafforzare il diritto allo studio e potenziare l’interazione tra scuola e mondo del lavoro.
  • Crescita inclusiva: comprende le politiche sul mercato del lavoro e qualsiasi misura specifica rivolta alle aree e ai gruppi svantaggiati.
  • Salute: questo settore avrà un’importanza vitale nell'economia post-pandemica. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la ricerca, l’innovazione e la rete dell'assistenza territoriale.

L’impatto di questi progetti sullo sviluppo dell’Italia aumenterà grazie agli investimenti pubblici anche su altri settori dell'economia. L’esito congiunto di questi sforzi contribuirà al benessere sociale e alla crescita economica con una spinta attesa di 0,5 punti percentuali sul PIL nel 2021 e di 3 punti percentuali nel 2026.

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