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Ultime dai mercati | Aggiornamento del 2 aprile 2020
Giovedì, 02 Aprile 2020
Economia e mercati
Sono stati pubblicati nella mattinata di ieri gli indici PMI manifatturieri europei, tutti ampiamente sotto la soglia di 50, con un dato complessivo per l’eurozona a 44,5 rispetto ad attese di 44,7.
Particolarmente negativo il dato italiano, come presumibile, a 40,5 rispetto a 48,7 del mese precedente. Nel pomeriggio è avvenuta, inoltre, la pubblicazione degli indici statunitensi PMI ISM manifatturieri sempre per il mese di marzo che sono stati migliori delle attese a 49,1 rispetto a 45, ma il dato sui nuovi ordini è stato molto negativo a 42,2 rispetto al 49,8 di febbraio, ad indicare che la situazione prospettica è in peggioramento.
Grande attesa negli USA per i dati settimanali sulla disoccupazione.
Gli analisti si attendono nella media un dato di 3.500.000, ma ci sono stime che arrivano a 5.000.000.
Nel frattempo i contagi in territorio americano in pochi giorni hanno già superato quota 200.000 dall’inizio dell’epidemia in USA.
Anche le banche inglesi hanno deciso di sospendere il pagamento dei dividendi riferiti all’esercizio 2019 al fine di aumentare le riserve di capitale. Negli USA Xerox ritira l’offerta ostile su HP Inc. e la Whiting Petroleum, è ricorsa al Chapter 11, prima vittima di rilievo del crollo del prezzo del petrolio.
Ieri il pessimismo è tornato a prevalere sui mercati, dato che la dura evidenza dei dati macroeconomici mette di fronte ad una realtà che, anche se immaginabile dato il modo in cui stiamo vivendo, lascia sempre attoniti gli investitori, venendo da un decennio di crescita, in particolare per l’economia USA.
Altre news
Anche tra i lampi, è possibile intravedere qualche elemento di conforto
Le tensioni geopolitiche sono in aumento. I dati economici e d’inflazione costringono la FED a rimandare il taglio dei tassi di riferimento. In questo momento gli investitori faticano a trovare riparo dal temporale che si è abbattuto sui mercati finanziari. Ascolta l’aggiornamento del 22 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.
Prosegue lo scenario di fine ciclo
L’atteggiamento positivo del mercato potrebbe sostenere ulteriormente il credito di qualità e alcuni mercati azionari. Nel complesso, una posizione ben diversificata che includa l’oro, potrebbe presentare delle opportunità.
L’obiettivo dell’inflazione al 2% della Fed sembra allontanarsi
Negli ultimi tre mesi i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati più del previsto. Potrebbe trattarsi di semplici sobbalzi in un percorso calante dell’inflazione, oppure di una nuova e preoccupante tendenza al rialzo dei prezzi. Ascolta l’aggiornamento del 15 aprile dalla voce di Stefano Castoldi.